martedì 6 novembre 2007

Robin Hood non piace più

Robin Hood non piace più

Secondo le più moderne tecniche di marketing, così pensano alcuni, la romantica leggenda di Robin Hood non può più rappresentare simbolicamente la città di Nottingham, proiettata verso una dimensione mondiale di business area, città d’affari, secondo lo studio pubblicitario commissionato dal municipio stesso.
Che le moderne banche d’affari e la comunità finanziaria internazionale siano a rischio di immagine nell’essere rappresentate dall’arciere di Sherwood è comprensibile, un po’ meno chiara si presenta la moralità dei soggetti in questione, specie dopo gli ultimi anni non proprio esemplari per corretta trasparenza e legalità delle azioni condotte in porto.
Ma questi sono i tempi, e le storie con un’anima lasciano il campo alla razionale condotta economica degli individui, pena l’esclusione dal “ giro che conta”.
Qualcuno però potrebbe prendersi a cuore le sorti di diverse figure relegate nelle soffitte dei ricordi, oltre a Robin Hood penso a Zorro, Corto Maltese, e diversi altri.
Tutte figure fuori dal tempo e però sempre attuali per quello che attiene il desiderio di un mondo meno pervaso dalla finanza e più attento ai sentimenti quotidiani.
Un mondo, fantastico nelle sue intenzioni se rapportato alla realtà odierna, nel quale alla fine della storia un briciolo di fantasia riesce a spuntarla sull’aridità dei numeri, a maggior ragione quando questi sono sempre e comunque in mano ai soliti noti…
(Davide Musarra)

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