sabato 17 ottobre 2009

MANIFESTO PROGRAMMATICO MOVIMENTO ZERO

Un Modello di sviluppo atroce, sfuggito dal controllo anche di chi pretende di governarlo, ci sta schiacciando tutti, uomini e donne di ogni mondo.
Proiettandoci a una velocità sempre crescente, che la maggioranza non riesce più a sostenere, verso un futuro orgiastico che arretra costantemente davanti a noi - perché è lo stesso modello che lo rende irraggiungibile -
crea angoscia, depressione, nevrosi, senso di vuoto e inutilità. In
occidente questo modello paranoico è riuscito nell'impresa di far star male anche chi sta bene (566 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci). Esportato ovunque, per la violenza dei nostri interessi e quella, ancor più feroce, delle nostre buone intenzioni, il modello occidentale ha disgregato popolazioni, distrutto culture, identità,specificità, diversità, territori, tutto cercando di omologare a sé.

Il marxismo si è rivelato incapace di contenere e di sconfiggere il
capitalismo. Perché non è che una variante inefficiente dell'Industrialismo. Capitalismo e marxismo sono due facce della stessa medaglia. Nati entrambi in occidente, figli della Rivoluzione industriale, sono illuministi,modernisti, progressisti, positivisti, ottimisti, materialisti, economicisti, hanno il mito del lavoro e pensano entrambi che industria e tecnologia produrranno una tale cornucopia di beni da far felice l'intera umanità. Si dividono solo sul modo di produrre e di distribuire tale ricchezza. Questa utopia bifronte ha fallito. L'Industrialismo, in qualsiasi forma, capitalista o marxista, ha prodotto più infelicità di quanta ne abbia
eliminata. Per due secoli Capitalismo e Marxismo, apparentemente avversari, in realtà funzionali l'uno all'altro, si sono sostenuti a vicenda come le arcate di un ponte. Ma ora il crollo del marxismo prelude a quello del capitalismo, non fosse altro che per eccesso di slancio.

Su questi temi fondanti però si tace o li si mistifica. Anche le critiche apparentemente più radicali si fermano di fronte alla convinzione indistruttibile che, comunque, quello industriale, moderno, è 'il migliore dei mondi possibile'. Sia il capitalismo sia il marxismo, nelle loro varie declinazioni, non sono in grado di mettere in discussione la Modernità perché nella Modernità sono nati e si sono affermati. Danno per presupposto ciò che deve essere invece dimostrato.
Stanchi di subire la violenza dell'attuale modello di sviluppo e il silenzio complice o la sordità di coloro, politici ed intellettuali, che dovrebbero farci da guida e invece ci stanno portando all'autodistruzione, in una società che non è più capace di recepire argomenti ma solo 'coup de thèatre'
abbiamo quindi pensato, recuperando una antica tradizione, di ricorrere ad
un MANIFESTO in 11 punti che traccia le linee ideali e culturali di un programma che intendiamo portare anche in campo politico, extraparlamentaree parlamentare. Vogliamo passare all'azione .

Levate la testa, gente. Non lasciatevi portare al macello docili come buoi, belanti come pecore, ciechi come struzzi che han ficcato la testa nella sabbia. Infondo non si tratta che di riportare al centro di Noi stessi l'uomo, relegando economia e tecnologia al ruolo marginale che loro compete.
Chi condivide in tutto o in parte lo spirito del Manifesto lo firmi. Chi vuole collaborare anche all'azione politica, nei modi che preferisce e gli sono più congeniali, sarà l'arcibenvenuto. Abbiamo bisogno di forze fresche, vogliose, determinate, di uomini e donne stufi di vivere male nel "migliore dei mondi possibili" e di farsi prendere in giro.
Forza ragazzi: si passaall'azione.

MASSIMO FINI

giovedì 15 gennaio 2009

Dieci soldati israeliani feriti durante gli scontri con la resistenza palestinese a Gaza.

Dieci soldati israeliani feriti durante gli scontri con la resistenza palestinese a Gaza. Lancio di granate dal Libano. Israele risponde con 17 missili.

Gaza - Infopal. L’esercito israeliano ha reso noto il ferimento di 10 soldati, tra cui tre ufficiali, durante gli scontri scoppiati all’alba di oggi tra i resistenti e le forze di occupazione.
Il giornale israeliano “Yediot Ahronot” ha riferito che la maggior parte dei soldati sono stati feriti a nord della Striscia di Gaza. Tra essi c'è il capo dell’unità 101 dei paracadutisti.
Secondo quanto dichiarato dall'esercito, il numero delle perdite subite dall’esercito israeliano, dall’inizio dell'operazione "Piombo fuso", è di 126 feriti e più di 11 morti.
Granate sulla Galilea. Questa mattina, le sirene della colonia Kiryat Shmona, nell’alta Galilea, nel nord di Israele, hanno suonato a seguito della caduta di tre granate, lanciate dai territori libanesi. Lo ha riferito la radio israeliana, che ha spiegato che è stata colpita una zona aperta, causando solo paura. Nessun gruppo ha rivendicato l'attacco.
Fonti d’informazione libanesi hanno riferito che le forze di occupazione hanno risposto al lancio delle granate con 17 missili diretti contro diverse cittadine del sud del Libano. La maggior parte sono cadute in zone aperte e non hanno causato né danni né vittime.

Fonte: www.infopal.it

mercoledì 14 gennaio 2009

La mattanza continua

Proseguono i crimini di guerra contro la Striscia. 48 palestinesi uccisi in 24 ore. Bilancio attuale: 980 morti, 4500 feriti.
Scritto il 2009-01-14 in News
Gaza - Infopal. All’alba di oggi, 19° giorno di guerra contro la Striscia di Gaza sigillata e assediata, l'aviazione da guerra israeliana ha bombardato il cimitero di Shaikh Radwan, al centro della città di Gaza, creando un cratere. Contemporaneamente, ha colpito una casa, uccidendo un cittadino, Osama Abu Jihab, e ferendone altri dieci.
Sempre questa mattina, gli aerei da combattimento hanno lanciato decine di bombe contro il centro della città di Gaza: il cielo si è coperto di un fumo bianco che ha provocato sintomi di asfissia in molte persone.
Oltre 48 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore in tutta la Striscia di Gaza - 11, a Khaza’a, bersaglio di un pesante bombardamento con armi chimiche -, e a Khan Younis, dove circa 40 abitazioni sono state distrutte.
Bombardamenti a tappeto. Le brigate an-Naser Salah-Iddin, ala militare dei Comitati di Resistenza popolare, hanno reso nota l’uccisione di due loro combattenti, a seguito di un attacco aereo contro la zona a est di Rafah. Le vittime sono Mohammad e Munir Abu Snenah.
Un altro giovane, Mohammad Abu Duqqa, militante delle brigate al-Quds, ala armata del Jihad islamico, è stato gravemente ferito da un missile che l'ha colpito mentre viaggiava in moto, a Khan Yunes, nel sud della Striscia.
Gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato la zona di frontiera a ridosso di Rafah. Testimoni oculari hanno confermato che 40 missili israeliani si sono abbattuti nell'area tra il valico di Rafah e Taal Zaarab, a ovest, distruggendo diverse abitazioni.
Bilancio del genocidio: 980 palestinesi uccisiIl numero delle vittime, dal 27 dicembre, data di inizio dell'operazione "Piombo fuso", a questa mattina, è salito a oltre 980 morti e a 4500 feriti.Il dott. Mu'awiya Hasanen, direttore del pronto soccorso di Gaza, in un collegamento telefonico con il corrispondente di Infopal.it, ha confermato il numero delle vittime, sottolineando che 311 sono bambini e 98 donne. La maggior parte degli altri morti erano civili. Il gran numero di vittime è causato dal fatto che i bombardamenti israeliani si concentrano su quartieri e abitazioni affollate.
La guerra contro i bambini e il personale di soccorso. Il dott. Hasanen ha aggiunto che tra i 4500 feriti, 375 versano in gravi condizioni, e che ben 1500 sono bambini e 690 donne.
Hasanen ha riferito che sono stati uccisi anche 13 soccorritori, feriti altri 32, e 15 ambulanze sono state distrutte insieme ad altre vetture della protezione civile.

martedì 13 gennaio 2009

Haniyah: resistenza e diplomazia per fermare l'aggressione israeliana

Gaza. Ieri sera, il primo ministro palestinese Ismail Haniyah ha dichiarato che Hamas è pronto a collaborare a iniziative politiche arabe, regionali o internazionali per fermare l’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza , per sollevare l’assedio e aprire tutti i passaggi di frontiera.
Haniyah, in un discorso rivolto al popolo palestinese, ha affermato: "Noi oggi seguiamo due percorsi paralleli: la solidarietà, la sopportazione, la resistenza e la fiducia nell’aiuto di Dio, e la strada diplomatica. Siamo sicuri di raggiungere ciò che ci prefiggiamo: sconfiggere l’occupazione israeliana".
Haniyah ha detto di apprezzare le iniziative politiche per la cessazione dell’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza: "Noi accettiamo le iniziative che mirano a fermare l’aggressione, togliere l’assedio e aprire i valichi".
Il primo ministro ha poi rivolto un saluto "alla resistenza palestinese che si oppone all’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza. Noi baciamo le vostre teste, le vostre mani e la terra sotto i vostri piedi. Voi oggi difendete la dignità di questo popolo e della Ummah. Voi siete la corona del popolo".
Ha poi espresso apprezzamento anche per i movimenti popolari di solidarietà con la Striscia di Gaza, diffusi in tutto il mondo: "Queste sollevazioni devono crescere. Queste Intifada devono proseguire, perché l’occupante continua a uccidere giorno e notte".
Haniyah ha anche ammirato gli sforzi dei medici volontari per entrare nella Striscia di Gaza e sostenere i feriti e i malati.
E ha concluso: "Dopo 17 giorni di aggressioni e di guerra israeliana, Gaza non è stata sconfitta, e, con l’aiuto di Dio, la nostra volontà non si piegherà. Gaza, la Palestina e il popolo vinceranno".

LE VERE VITTIME DEL TERRORISMO ISRAELIANO

L'80% e oltre delle vittime di 'Piombo Fuso' sono civili, in maggioranza bambini.
Scritto il 2009-01-12 in News
Ramallah -Infopal. L’associazione al-Haq per i Diritti umani ha dichiarato che l'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza "viola le leggi elementari e gli accordi internazionali". Inoltre, ha sottolineato che oltre l’80% delle vittime sono civili.
Degli 875 palestinesi uccisi fino a ieri – giorno in cui è stato pubblicato il rapporto di al-Haq -, domenica 11 gennaio –, l’80% risultano essere civili. Tra i 3120 feriti, la metà sono bambini, quindi, circa 1600.
Al-Haq ha confermato che il diritto internazionale garantisce la protezione della popolazione civile e le proprietà private e pubbliche, in base alla Convenzione dell’Aja del 1907, articoli 23 e 25 (*).
La ricerca ha evidenziato come i bombardamenti delle forze di occupazione non hanno preso di mira solo i membri della resistenza, ma anche i civili, e ciò fin dal primo giorno di aggressione. Infatti, la percentuale dei resistenti uccisi non supera il 12% del totale delle vittime.
La ricerca ha denunciato altre pratiche delle forze di occupazione, per esempio, gli attacchi contro proprietà pubbliche e private, edifici di culto (15 moschee distrutte, ndr), scuole e associazioni benefiche, in aggiunta al blocco dei rifornimento alimentari, sanitari, energetici, ecc., causati dalla chiusura dei valichi. Tali pratiche rappresentano una violazione dell’articolo 27 della Convenzione dell’Aja del 1907.
Al-Haq ha sottolineato come, in base al diritto internazionale e alla Corte penale internazionale, la distruzione israeliana arrecata ai quartieri abitati e ai civili nella Striscia è un "crimine di guerra" e gli esecutori vanno puniti.
(*) Convenzione dell'Aja, 1907:

BAMBINI MUOIONO DI INFARTO E IMPAZZISCONO SOTTO LE BOMBE ISRAELIANE

La denuncia chiara e forte del parroco di Gaza Padre Manuel Musallam
"Qui non si muore solo per i bombardamenti ma anche per la paura e i bambini sono le prime vittime". Lo dice Padre Manuel Musallam, parroco di Gaza e direttore della scuola cristiana Holy Family, intervistato al telefono. Stamani alle 10, ha raccontato il prete palestinese, una bambina di 12 anni della famiglia Abu Ras e' morta di infarto nella sua abitazione: "Non l'hanno potuta nemmeno portare in ospedale perche' e' troppo lontano", ha spiegato.
Venerdi' un'altra studentessa della scuola cristiana Holy Family, Christine Ouadiah Turk, e' morta per la paura in seguito a un bombardamento.
"I bambini stanno letteralmente impazzendo a causa delle bombe - ha spiegato padre Musallam - piangono e gridano continuamente. Sono in una condizione di stress costante", ha spiegato il prete palestinese che e' anche preside dell'unica scuola cristiana di Gaza.
Ieri notte una bomba e' caduta a circa 50 metri dalla chiesa e a 30 metri dalla casa delle suore. Secondo il religioso palestinese a Gaza e' in corso una crisi umanitaria senza precedenti: "La gente usa la farina destinata agli animali per cucinare.
L'altro giorno un panettiere si vergognava a darmi il pane perche' diceva che era troppo impuro per un prete". In citta' la corrente elettrica manca per parecchie ore ma nella parrocchia di padre Musallam c'e' un generatore elettrico a gasolio: "Molta gente viene qui per cucinare o per ricaricare il telefonino".
In nove giorni di assedio oltre a obiettivi militari sono state colpite diverse case, strade, caserme della polizia, uffici governativi e sette moschee.
"E' vero, ci sono i miliziani qua ma la maggior parte degli abitanti di Gaza sono povere persone, innocenti. Anche i poliziotti uccisi i primi giorni. Loro lavoravano per Hamas ma non appartenevano a quel movimento. Anch'io sono sotto il governo di Hamas. Questo significa che sono un terrorista?".
Sono parole amare quelle di Padre Musallam nei confronti delle autorita' israeliane .
"Diventa sempre piu' difficile parlare di perdono sia ai cristiani che ai musulmani" commenta il prete palestinese secondo il quale gli attacchi israeliani degli ultimi giorni contribuiscono ad aumentare il consenso della popolazione nei confronti del partito guidato da Ismail Haniye: "Se volevano distruggere Hamas, sono riusciti invece a rafforzarlo.
Oggi la gente e' piu' estremista e fondamentalista di un tempo". Il religioso sostiene che la situazione di Gaza sta danneggiando gli stessi israeliani: "Se dai fuoco alla casa del vicino , prendera' fuoco anche la tua. Questa guerra porta solo vittime.
La pace e' possibile - conclude - ma come si puo' raggiungere in una tale condizione di sofferenza e umiliazione per i palestinesi?"
Fonte opriginale : ong.agimondo.it

...che più bianco non si può!!!

M.O.: ESPERTI ITALIANI, NUOVE PROVE USO PROIETTILI FOSFORO BIANCO A GAZA“Israele sta sperimentando nuove armi non convenzionali contro la popolazione civile di Gaza”. Dopo il ‘Times’ di Londra, anche il New Weapons Research Committee, una commissione indipendente di scienziati con base in Italia, denuncia l’utilizzo di proiettili al fosforo bianco da parte dell’esercito israeliano a Gaza. “Si sta ripetendo cio’ che e’ gia’ avvenuto in Libano nel 2006, quando Israele utilizzo’ nel conflitto contro l’organizzazione sciita Hezbollah il fosforo bianco, il Dense inert metal explosive (Dime) e gli ordigni termobarici, tre tipologie di strumenti di offesa riconoscibili per le caratteristiche delle ferite che provocano, nonche’ le bombe a grappolo e i proiettili all’uranio, che hanno lasciato tuttora sul terreno nel Paese dei cedri tracce di radioattivita’ e ordigni inesplosi”, si legge in un comunicato dell’associazione che riunisce scienziati di diversi settori e nazionalita’ che studiano l’impiego delle armi non convenzionali e i loro effetti di medioperiodo sui residenti delle aree dove vengono utilizzate. Secondo l’associazione, si moltiplicano le prove dell’impiego di queste armi ora anche nella Striscia di Gaza anche se, precisa il Nwrc, a causa del blocco degli ingressi ancora non sono state possibili verifiche dirette indipendenti. “Le immagini e le testimonianze che giungono dal conflitto - spiega Paola Manduca, professoressa di genetica dell’universita’ di Genova e membro del Nwrc - presentano significative somiglianze con quelle raccolte e verificate nella guerra di luglio e agosto 2006 in Libano”. [Fonte: AdnKronos]